Il Sottosegretario Rossi, in qualità di presidente del gruppo di lavoro istituito dal Ministro Pinotti, nell’avvalorare quanto da noi già sostenuto nel comunicato ha confermato, COME SE NON FOSSE NOTO A TUTTI, che siamo il fanalino di coda del comparto ministeri con un gap retributivo negativo pari al 25% per la terza area, 30% per la seconda area e 28% prima area.


Le prime tre proposte potrebbero passare attraverso l’art. 3 della 165/2001 con il quale entrare in deroga alle rigidità del CCNL vedasi Università e Ricerca.

In fine due considerazioni…

  • Con nessuna delle prime tre ipotesi si potranno risolvere gli annosi problemi della prima area e di tutte le altre categorie del personale civile, transitati compresi.

  • Nonostante quello che altre OO.SS. asseriscono per smontare l’ipotesi specificità, i soldi ci sono e l’amministrazione non è disposta a impegnarli per il personale civile.

Ha elencato poi quattro possibili percorsi distinti e elencati nel seguente ordine di priorità.


  1. Costituzione di un fondo aggiuntivo alle risorse del FUA;
  2. Prevedere una sezione contrattuale solo per la difesa;
  3. Incremento Indennità di amministrazione;
  4. Art. 3 della 165/2001.

I primi tre punti individuati possono contribuire a ridurre le differenze retributive con gli altri ministeri. Ma, non sono una soluzione completa, ne aiutano a risolvere problemi del transito dei militari assoggettati ad una norma obsoleta che forse poteva andar bene quando i numeri erano assai minori.

  • Se il fondo non è una tantum, tali risorse devono essere utilizzate per l’istituzione di una indennità mensile, stabilizzata e che produca benefici previdenziali senza dover passare attraverso la contrattazione integrativa annuale.

  • la sezione contrattuale solo per la difesa può realizzarsi solo attraverso una deroga all’attuale CCNL ed è in evidente contrasto con il nuovo assetto dei comparti.

  • L’indennità di amministrazione della difesa è la più misera di tutti i ministeri e andrebbe modificata all’ARAN dagli stessi sindacati che sino ad oggi l’hanno resa tale.