29 APRILE 2015 -  Il Segretario Generale/DNA Enzo Stefanini incontra in videoconferenza le RSU neo elette delle Direzioni Generali dell’area Segredifesa.

Il 29 aprile le circa 200 RSU neo elette di tutte le Direzioni Generali sono invitate dal Segretario Generale/DNA  Gen. C.d’A. Enzo Stefanini per un saluto. L’incontro si svolge in videoconferenza. Durante l’incontro il Segretario Generale afferma che in tanti anni di lavoro a Segredifesa ha Potuto constatare come l’enorme sperequazione di trattamento tra le due componenti civile e militare che lavorano fianco a fianco, crea in realtà un danno all'Amministrazione. Come una bicicletta che abbia una ruota più grande ed una più piccola. Per questo motivo, dice, sarebbe importante che venisse una spinta dal basso verso le OO.SS. nazionali affinché, in accordo con l’Amministrazione, si possa trovare uno strumento in grado di accorciare tale forbice, dando al contempo al personale civile della difesa, il giusto riconoscimento della professionalità e delle funzioni. Le parole del Segretario sono una bomba. Sui pullman che riportano le RSU ai loro Enti, Alessandro Coen e Carlo Nori , rappresentanti di Intesa eletti nelle RSU di PERSOCIV e del 10° AUTOGRUPPO invitano tutte le altre RSU a coinvolgere le proprie OO.SS nazionali  per capire insieme cosa vuol dire questa apertura improvvisa dell’Amministrazione e cosa si può fare ed ottenere.

 

30 APRILE 2015 – Pausa caffè a persociv

Il giorno dopo la RSU di PERSOCIV informa i colleghi di PERSOCIV di quanto è stato detto dal Segretario Generale alla Cecchignola e prende l’impegno di sollecitare ognuno le proprie OO.SS nazionali affinché si lavori tutti insieme per rendere costruttivo questo momento.

Passano i giorni e dalle OO.SS nazionali della triplice e non, nessun cenno.

Nel frattempo in INTESA si discute e si cercano spiegazioni e soluzioni. La soluzione viene individuata nell’art. 3 del D.lgs 165/2001 che prevede che si possa andare in deroga al contratto per alcune categorie di dipendenti pubblici. Andare in deroga al contratto vuol dire poter eliminare il blocco del passaggio tra le aree, vuol dire poter non sottostare alla performance, vuol dire poter ottenere una indennità di specificità, vuol dire poter tornare a classi e scatti.

Per quanto riguarda le spiegazioni di questo improvviso interessamento dell’Amministrazione al personale civile della Difesa, ce ne vengono in mente due, entrambe legate al prossimo previsto transito di 33.000 militari in esubero, per i quali già esiste una tabella di transito in Funzione Pubblica.  Di questi 33.000 militari, probabilmente alla Difesa ne potrebbero transitare almeno 10.000.

1.    Il militare che transita nel ruolo civile si porta, unico dipendente pubblico nel suo genere, il suo trattamento economico, sotto forma di assegno ad personam riassorbibile con i futuri aumenti contrattuali. L’assegno ad personam è a carico del bilancio della Difesa. Se la differenza stipendiale tra civili e militari si accorcia, la Difesa risparmia. Considerando che le differenze medie di stipendio tra militari e civili è sui 300/400 euro a persona, moltiplicato per 10.000, vuol dire che ogni mese gli assegni ad personam graveranno sul bilancio della difesa per 4.000.000 di euro.

2. In epoca di tagli e di risparmi diventa sempre più difficile mantenere l’anomalia dell’assegno ad personam che praticamente conserva il maggior trattamento economico al militare che transita civile, in sfregio alla legge di stabilità del 2014 che ha cancellato in un batter di ciglio il divieto della cosiddetta reformatio in peius che prevedeva appunto che i dipendenti pubblici che cambiavano amministrazione conservassero comunque il trattamento economico più favorevole. (articolo 1, comma 458 legge n.147/2013 che dispone l’espressa abrogazione dell’articolo 202 del Testo Unico sul pubblico impiego 10/1/1957, n.3 e dell’articolo 3, comma 57 della legge n.537/1993, disposizioni che sancivano il divieto di reformatio in peius del trattamento economico dei pubblici dipendenti).

26 MAGGIO 2015 – incontro con il Sottosegretario Rossi per la presentazione del libro bianco della difesa.

Il 26 maggio i rappresentanti nazionali di INTESA durante l’incontro per la presentazione del libro bianco della Difesa chiedono l’attuazione di un tavolo tecnico teso a individuare un percorso giuridico/normativo finalizzato al riconoscimento all’interno del comparto ministeri della specificità del personale civile della difesa e della conseguente dignità retributiva.”

 

10 GIUGNO 2015 – Assemblea a P.A. di tutte le RSU.

Le RSU-Intesa di palazzo Aeronautica, organizzano un’assemblea, aperta a tutti, con tutte le altre RSU di palazzo per discutere come muoversi e per proporre lo strumento che il Segretario Generale non aveva trovato: il riconoscimento della SPECIFICITA’ – Di nuovo viene chiesto a tutti di attivarsi presso i propri rappresentanti nazionali affinché questa battaglia si faccia tutti insieme.

 

11 GIUGNO 2015 – Assemblea di INTESA a palazzo Muscoloni. E’ la prima assemblea di una organizzazione sindacale nazionale sulla specificità.

16 GIUGNO 2015 – E’ passato un mese e mezzo dalla videoconferenza del Segretario di Stato Stefanini. Un mese e mezzo in cui ci sono state già due assemblee e varie iniziative più o meno locali, tutte con la partecipazione attiva accanto alle RSU, della sola O.S. nazionale INTESA. Il ministro della Difesa Pinotti, costituisce con D.M. un gruppo di lavoro “avente come scopo la riparametrazione del trattamento economico del personale civile del Ministero della difesa, in attuazione del principio della valorizzazione della professionalità del medesimo personale”. Ne fanno parte il Sottosegretario Rossi, il vice segretario generale Massi, SMD, Segredifesa,  Bilancentes e Persociv.  

 

17 GIUGNO 2015 – Assemblea a Palazzo Aeronautica di CGIL CISL UIL.

Assemblea riservata alle RSU, agli iscritti ed ai simpatizzanti di CGIL CISL UIL – Nonostante il tema caldo sia quello, non si parla minimamente di specificità.

19 GIUGNO 2015 – Assemblea a Palazzo Esercito organizzata dalle RSU di RAMDIFE.

Il 19 giugno le RSU di palazzo Esercito organizzano una riunione con tutte le RSU dell’area tecnico-amministrativa per parlare di specificità e dalla riunione esce un documento scritto in cui vengono invitate ufficialmente le OO.SS.NN. “latitanti” ad un incontro per discutere tutti insieme  le strategie da adottare.

1° LUGLIO 2015 – incontro delle OO.SS.NN. con il Sottosegretario Rossi sui criteri della mobilità

Nonostante l’ordine del giorno sia sulla mobilità, per la seconda volta INTESA pone l’accento sul fatto che non si discuterà di altro se non di specificità.

2 LUGLIO 2015 – Assemblea di INTESA a Palazzo Marina sulla specificità.

6 LUGLIO 2015 – riunione con sottosegretario Rossi – All'ordine del giorno i criteri sulla mobilità, INTESA continua a ribadire che non parlerà di altro se non di specificità.

7 LUGLIO 2015 – Assemblea di INTESA a P.E.  sulla specificità.

14 LUGLIO 2015 – Assemblea di INTESA a P.A. sulla specificità.

22 LUGLIO 2015 – passa alla Camera l’O.d.G. 9/03098-A/072 che impegna il governo ad includere il personale contrattualizzato del ministero degli interni nel ruolo speciale. Scopriamo così che mentre da noi CGIL CISL e UIL continuano a nicchiare ed a dire che non ci sono i soldi e quindi è inutile chiedere la specificità, al ministero degli interni sono già un pezzo avanti. Il dettaglio che il coordinatore per la difesa della Cisl sia un dipendente degli interni suscita molte perplessità e domande tra i colleghi della difesa.

23 LUGLIO 2015 – Assemblea di INTESA a Pratica di Mare – continua il tour solitario di INTESA, unica tra OO.SS.NN. ad organizzare assemblee informative sulla specificità.

6 AGOSTO 2015 – riunione con sottosegretario Rossi – INTESA dichiara che non parlerà di altro se non di specificità. Durante l’incontro il sottosegretario consegna a tutte le OO.SS.NN. copia del D.M. datato 16 giugno con il quale viene istituito il gruppo di lavoro per accertare la misura del gap economico con gli altri ministeri e con i militari e studiare le possibili soluzioni.

22 SETTEMBRE 2015 – Parte la raccolta firme organizzata da INTESA a sostegno del riconoscimento della dignità funzionale e retributiva attraverso la specificità. USB è l’unica altra sigla sindacale che fa sapere di essere favorevole e parte con analoga iniziativa.

22 SETTEMBRE 2015 – Intesa chiede un incontro urgente su Specificità, organici e trasferimenti SGD e Direzioni Tecniche.

24 SETTEMBRE 2015 – Assemblea di INTESA all’aeroporto di Guidonia sulla specificità.

29 SETTEMBRE 2015 – Incontro con il sottosegretario Rossi per firmare il protocollo d’intesa sulla mobilità. INTESA non firma ritenendolo inadeguato e peggiorativo. Inoltre INTESA reitera la propria indisponibilità a trattare argomenti diversi dalla specificità.

8 OTTOBRE 2015 – INTESA ED USB ORGANIZZANO UN FLASHMOB E CHIEDONO CHE IN TUTTI GLI ENTI LE RSU INTERESSATE E LE OO.SS ORGANIZZINO NELLO STESSO GIORNO, NELLE STESSE ORE ASSEMBLEE SULLA SPECIFICITA’ PROPEDEUTICHE AD UNA EVENTUALE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A CUI TUTTI SONO CHIAMATI A PARTECIPARE. Il flashmob vede l’adesione di tutti gli enti in cui le due sigle sono presenti. Purtroppo negli enti d’Italia dove non c’è INTESA o USB, non ne parla nessuno.

14 OTTOBRE 2015 – il Sottosegretario Rossi incontra i sindacati. Dopo aver indicato nell’art. 3 del d.lgs 165/2001 lo strumento idoneo a sanare il gap economico Federazione Intesa FP Difesa notifica e proclama al Sottosegretario Rossi lo stato di agitazione.

22 OTTOBRE 2015 – Tavolo tecnico con Rossi sul regolamento che dovrà andare a stabilire i compiti, gli ambiti e le funzioni delle due componenti presenti nel nostro dicastero. Tenendo conto delle funzioni e del ruolo che il personale civile della difesa riveste nell’amministrazione a supporto degli obbiettivi del dicastero, ancora di più la proposta e richiesta di INTESA è quella di modificare l’art 3 del d.lgs 165/2001 inserendoci il personale civile.

5 NOVEMBRE 2015 – Manifestazione di INTESA sotto Gabdife per rivendicare la specificità attraverso l’art. 3 del 165. Grande partecipazione dei lavoratori  e delegazione ricevuta dal Vice capo di Gabinetto che rinnova l’impegno ad approfondire la tematica anche alla luce dell’attesa relazione del gruppo di lavoro istituito dalla Pinotti.

7 NOVEMBRE 2015 – A soli due giorni lavorativi dalla manifestazione del 5 novembre e come richiesto dalla nostra delegazione ricevuta il giorno stesso, l’Amministrazione fornisce gli elementi, attraverso una nota, circa l’attività del gruppo di lavoro istituito il 16 giugno 2015 dal Ministro.

12 NOVEMBRE 2015 – I lavori del gdl languono. Le altre OO.NN. parlano di aumenti di FUA e di fondini. INTESA ha già individuato lo strumento normativo che potrà sanare il gap economico con gli altri Ministeri e con la componente militare del nostro Ministero: è l’art. 3 del d.lgs 165/2001. Visto che Rossi nicchia, INTESA chiede un incontro urgente col ministro Pinotti.

22 DICEMBRE 2015 – Nell’incontro con il Ministro Pinotti vengono consegnate le prime migliaia di firme raccolte sulla petizione per la specificità. Il ministro riconosce l’esigenza di individuare un percorso normativo innovativo che vada a riconoscere la specificità del personale civile ma rappresenta che al momento a livello politico/parlamentare ci sono resistenze, rafforzate a parere di INTESA, dalle ormai note resistenze sindacali.

Il ministro aggiunge che nel mese di gennaio sarà comunicato dal sottosegretario Rossi, in qualità di presidente del gruppo di lavoro, quali sono le soluzioni individuate per il recupero del gap economico con gli altri dicasteri.

In conclusione il ministro Pinotti invita le organizzazioni sindacali a formulare, entro il primo trimestre 2016, proposte innovative finalizzate al superamento degli steccati che a oggi impediscono la giusta valorizzazione delle professionalità civili della difesa.